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In clima pre-elettorale si parla anche di condono edilizio, quando in realtà una casa su 100 è costruita abusivamente, a questo proposito, diamo una risposta alle numerose domande sulla possibilità di costruire una casa in legno per poter ottenere più facilmente una cocessione edilizia su un suolo di proprietà.
Le case prefabbricate sono classificate comunque come abitazione, e quindi rappresentano una semplice alternativa costruttiva ai sistemi dell’edilizia tradizionale. Per costruire una casa in legno, servono le stesse concessioni edilizie di un’abitazione in muratura, occorre un tecnico abilitato che sia architetto, geometra, ingegnere per la presentazione e per ricoprire il ruolo di direttore dei lavori, ma non solo, bisogna chiamare in campo anche altre figure professionali per effettuare indagini geologiche, per il progetto degli impianti e la sicurezza sul cantiere.
Dopo sviluppato il progetto, dovrà essere esaminato da una Commissione Edilizia, e quasi mai basta una semplice DIA
(denuncia di inizio attività). Altro elemento da considerare, sono i vincoli paesaggistici, che richiedono il parere preventivo della Soprintendenza ai Beni Ambientali.
Abbiamo visto quindi che le case prefabbricate in legno, non si differenziano dai sistemi tradizionali, ne tanto meno comportano
licenze più facili e veloci da ottenere. In alcune zone, ad esempio, le case in legno non posso essere costruite, poichè violano i termini dei contesti urbani, dove si esige uno stile applicato per tutte le abitazioni.
In alcuni casi però il basso consumo energetico, documentato dall’attestato di certificazione o da una relazione di calcolo, possono comportare uno sconto sugli oneri o un bonus volumetrico.
A questo proposito parliamo di ACE,cioè l’indice di prestazione dell’immobile per il risparmio energetico. Scopo primariodell’ACE, è quello di classificare in base ad una certificazione
energetica, ogni edificio, per valutare il reale stato di comfort abitativo e di risparmio energetico, consentendo di attribuire all’abitazione, una classe, che va dalla più dispendiosa, a quella energeticamente più virtuosa.
Le classi sono 7, si parte dalla G, che è quella più dispendiosa, fino a raggiungere la classe A, con un risparmio energetico notevole, ed un consumo di soli 15 KWH/mq annui.
Casa passiva
15 Kwh/mq annuo = < 1,5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica A: 30 Kwh/mq annuo = 3 litri gasolio/mq annuo Classe energetica B: tra 31-50 Kwh/mq annuo = 3,1-5 litri gasolio/mq annuo Classe energetica C: tra 51-70 Kwh/mq annuo = 5,1-7 litri gasolio/mq annuo Classe energetica D: tra 71-90 Kwh/mq annuo = 7,1-9 litri gasolio/mq annuo Classe energetica E: tra 91-120 Kwh/mq annuo = 9,1-12 litri gasolio/mq annuo Classe energetica F: tra 121-160 Kwh/mq annuo = 12,1-16 litri gasolio/mq annuo Classe energetica G: 160 Kwh/mq annuo = > 16 litri gasolio/mq annuo
La certificazione, da un notevole contributo, a rivalutare l’immagine e ridare un determinato valore di mercato all’immobile, e dovrà essere rilasciata, solamente
da esperti, estranei alla proprietà, che dovranno garantire, attraverso le corrette analisi sia strutturali (coibendazione, infissi etc), che di impianti (solare, termico etc) una classificazione energetica precisa.